LE STRADE DELLA BANDIERA
Via Emilia Santo Stefano, Via Emilia San Pietro, Via Farini, Via Toschi, Viale Allegri, Via Crispi, Corso Garibaldi
Reggio Emilia
Periodo di svolgimento
Dal 07/01/2011 al 07/01/2012
Sito web
Reggio Emilia 150° Unità d'Italia
Nel centro storico di Reggio Emilia è allestita un'esposizione a cielo aperto composta da 150 bandiere. L'esposizione si sviluppa su 6 chilometri, tra via Emilia San Pietro, via Emilia Santo Stefano, via Farini, via Crispi e le limitrofe via Toschi, viale Allegri e corso Garibaldi.
Rassegna:
Il percorso della mostra inizia da via Emilia San Pietro e prosegue per tutta via Emilia Santo Stefano estendendosi nelle laterali fino al teatro Valli, all'ex caserma Zucchi, corso Garibaldi e le vie vicine al palazzo Municipale (vie Toschi e Farini). Il percorso è suddiviso in dieci sezioni, corrispondenti ad altrettanti periodi storici.
Via Emilia San Pietro
Il primo tratto di via Emilia San Pietro, in prossimità della porta, è dedicato al Tricolore della rivoluzione e riporta la coccarda rosso-blu parigina del 1789, divenuta emblema rivoluzionario, e il Tricolore a bande verticali della rivoluzione del 1848. La mostra prosegue fino all'altezza di via Roma con Il Tricolore dell'età giacobina e napoleonica e con le bandiere adottate tra il 10 aprile 1796 a Milano, quando le truppe di Napoleone entrano in Italia, e il 1814 con la bandiera del Regno d'Italia napoleonica con al centro l'aquila imperiale. In questo tratto è presente il Tricolore nato il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia per volere del congresso della Repubblica Cispadana.
Proseguendo lungo la via Emilia fino all'altezza di via don Andreoli troviamo Le bandiere dei moti e delle insurrezioni con la bandiera carbonara del 1820 e l'emblema della "Giovine Italia" di Giuseppe Mazzini del 1831.
Area limitrofa a piazza Del Monte (tratti di via Emilia San Pietro e Santo Stefano adiacenti la piazza e vie Crispi, Carducci e Corridoni).
In quest'area centrale del percorso di mostra si collocano Le bandiere della Repubblica che ripercorrono le tappe del Tricolore della Repubblica italiana dall'Assemblea costituente del 1947, ai Tricolore adottati dai Capi dello Stato tra il 1965 e il 2000, alle bandiere delle forze militari e delle navi di Stato, fino alla circolare e al decreto della Presidenza del Consiglio del 2004 che fissano le tonalità del Tricolore.
Via Emilia Santo Stefano
Il primo tratto di via Emilia Santo Stefano, fino all'altezza di piazza Gioberti, propone Le bandiere del 1848-1849 legate ai moti insurrezionali che attraversarono il paese dalla Sicilia a Venezia, comprese le cinque giornate di Milano del 1848. Il tratto successivo, fino a porta Santo Stefano, espone le dodici bandiere degli Stati preunitari con i vessilli dei diversi Ducati italiani, tra cui quello di Modena e Reggio Emilia, gli emblemi della Serenissima di Venezia, dello Stato della Chiesa e dei Regni di Sardegna e delle Due Sicilie.
Via Farini e via Toschi
Le due vie che si diramano a partire dal palazzo Municipale, propongono Le bandiere dell'Unità e del Regno d'Italia: i vessilli dell'epopea garibaldina, lo stendardo dei Re d'Italia, della Casa Savoia, fino al Tricolore regalato da Giuseppe Garibaldi al generale Whitehead per la collaborazione inglese alle campagne militari del 1859-1860.
Via don Andreoli
Nella via si concentrano Le bandiere della Resistenza dedicate alla lotta partigiana, tra cui quella intitolata ai sette fratelli Cervi.
Via Sessi
Qui si raccolgono le cosiddette bandiere evocative legate a momenti e valori chiave della storia del nostro paese e della comunità internazionale, come la nascita della bandiera dell'Onu nel 1947, la bandiera multicolore della "Pace" nata ad Assisi nel 1961, lo striscione bianco antimafia della manifestazione di Palermo nel 1992 e a quello del 2005 delle ragazze e ragazzi di Locri.
Viale Allegri e corso Garibaldi
In mostra le bandiere degli Stati europei (corso Garibaldi) ed extraeuropei (viale Allegri), in omaggio all'Unione europea e in segno di unità e fratellanza tra tutti i popoli e paesi. |
Il Tricolore bianco, rosso e verde, quello della nostra attuale Repubblica, nasce in Italia come bandiera della Repubblica Cispadana il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia. Diventa quindi simbolo della più ampia Repubblica Cisalpina e, fino al 1814, rimane emblema nazionale sia della Repubblica Italiana, sia del Regno Italico.
Con la Restaurazione diviene un simbolo "proibito" e, negli anni 1820-30 la bandiera più spesso sventolata sarà quella della Carboneria. È con l'irrompere nella storia nazionale di Giuseppe Mazzini che il Tricolore ritorna ad essere emblema nazionale. Saranno tuttavia gli eventi del 1848-49 a conferirgli un significato davvero nazionale. Il Tricolore diviene infatti simbolo sia dello schieramento monarchico, sia di quello democratico. Dopo la sanguinosa esperienza di quel biennio rimarrà comunque lo stendardo della dinastia sabauda, fino a che nel 1861 non sarà l'emblema del nuovo Regno d'Italia.
La storia della bandiera tricolore, dunque, almeno fino al 1848-49, è storia di libertà e di democrazia, è storia dell'affermazione di una nuova nazione, quella italiana, che si vuole affacciare alla ribalta europea.
La mostra, promossa e sostenuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia e dal Comune di Reggio Emilia - Musei Civici, si propone di seguire la storia del Tricolore attraverso un racconto illustrato su pannelli, scandito da alcune bandiere originali, dalla prima del 1796 all'ultima della Repubblica Romana, documenti, editti e alcuni dipinti, scelti tra i più significativi e di alto livello qualitativo tra quelli celebranti, anche attraverso l'uso simbolico del bianco, rosso e verde, i principi democratici che il Tricolore ha rivestito nella nostra Storia.